“SAPIENZA” E TOLLERANZA di Monica

Il Papa non parlerà domani all”università “La Sapienza” di Roma. L”intervento tanto contestato da alcuni studenti e professori non avrà luogo. La sala stampa della Santa Sede ha diffuso oggi il testo dell”Allocuzione che il Pontefice avrebbe rivolto in occasione dell”inaugurazione dell”annoaccademico nella capitale.
(http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/21453.php?index=21453&lang=it)

E” un”occasione per riflettere. Su tante cose. Sul concetto di laicità e sulle sue derive laiciste, sul rapporto tra fede e ragione, sulla libertà di parola, sulla tolleranza.

2 commenti

  1. È vergognoso.
    Ci proclamiamo una nazione democratica in cui vige la libertà di espressione, di parola, di pensiero.
    Quanto avvenuto non è democratico (il numero di persone contrarie alla visita del Santo Padre è decisamente inferiore rispetto al numero di professori e studenti della Sapienza), né tantomeno da popolo civile, poiché è stato negato ad una persona, ad un professore di teologia, solo in secondo luogo Papa, di esprimersi.
    Come dice Aldo Grasso nel “Corriere della sera” di oggi 17 gennaio, forse alla Sapienza si pensa pi√π alla popstar: nessuno ha protestato quando sono state elargite lauree ad honorem a Vasco Rossi o a Valentino Rossi (ma gli esempi che si potrebbero citare sono tanti), mentre il Papa sarebbe una personalit√† irrilevante, meno importante, tanto da non meritare nemmeno un intervento.
    Non si potr√† rimediare a ci√≤, ma molte associazioni religiose (tra le quali l’AC) hanno affermato che domenica parteciperanno all’Angelus per dar sostegno al Santo Padre dopo questo increscioso avvenimento.
    Riflettiamoci.

  2. Certo che per essere quelli che si proclamano contrari alla “censura” operata dalla chiesa (su certi atteggiamenti decisamente amorali, ma questo √® un altro discorso) questi universitari e professori hanno dimostrato una certa coerenza… Quello comunque che dovrebbe davvero far riflettere √® il ruolo della nostra religione in Italia: secondo voi un monaco buddista, un rabbino o un mussulmano sarebbero stati trattati come il Papa? Chiediamoci se √® normale tutelare pi√π gli altri di noi stessi, perch√® qui si cade nel ridicolo…

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